Dopo aver rovistato tra i miei vecchi dischi e aver scambiato per anni diversi titoli con altri appassionati del nostro amato HM tricolore, ho deciso di tentare di scrivere una breve retrospettiva dedicata a tutti i gruppi italiani che non sono mai riusciti a superare la soglia del formato 45 giri finendo inevitabilmente per essere dimenticati in breve tempo. Non ho la pretesa di essere enciclopedico ma vorrei semplicemente far posare l’attenzione del lettore su alcuni nomi che rappresentarono delle buone speranze per la nostra scena HM degli anni ottanta pur rimanendo relegati all’underground più profondo. Tra queste band troverete alcuni pionieri della scena HM tricolore e molti di questi musicisti scelsero la lingua madre nella loro musica, una scelta coraggiosa e invidiabile per quei tempi. Vorrei aggiungere anche come questi singoli siano ormai per la maggior parte oggetti davvero difficili da reperire e ovviamente molto costosi. Un doveroso ringraziamento và a tutti coloro che mi hanno aiutato in questa ricerca e all’amico Stefano Ricetti per la grande occasione che non mi ha offerto. Buona lettura e buon divertimento ragazzi !
Alex Chroma Band/Lilly Daniele - A New Day/Stormy Little Love
Out Records (1986) - Voto: 70
Originaria della Lombrardia la Alex Chroma si presentò nel 1986 con il valido singolo “A New Day/Stormy Little Love” che li presentava autori di un sound decisamente easy listening e radiofonico. In bilico tra Hard Rock di matrice Deep Purple e qualche contaminazione elettronica degli anni ottanta questi tre ragazzi non vennero compresi dal pubblico e il loro 45 giri pubblicato dalla milanese Out Records divenne rapidamente un prodotto di nicchia.
Alex Rock Band - She's All Fire/It Is My Life
Effe Records (1981) - Voto: 65
Originaria della zona di Modena la Alex Rock Band potrebbe essere noverata tra i gruppi capostipiti della scena HM italiana. Nel 1981 il loro singolo “She's All Fire/It Is My Life” distribuito dalla Effe Records li presentò autori di un buon Hard Rock dai tratti oscuri e graffianti. La potente “She's All Fire” con il suo incedere diretto rimandava ai grandi nomi del passato come i Led Zeppelin.
Peccato per l’occasione sprecata da questi ragazzi che contribuirono nel loro piccolo alla nascita dell‘HM italiano.
Alter Ego - Pocker
Icr Records (1986) - Voto: 75
Dopo una serie di buone demo nei primi anni ottanta i romani Alter Ego riuscirono a pubblicare per Icr Records questo 45 giri di ben quattro tracce che in breve divenne una rarità vista la sua tiratura limitata a 300 copie. Ottimo Heavy Metal Rock cantato in italiano che oggi meriterebbe la ristampa senza alcun dubbio. Sugli scudi le ottime “Corri Più Che Puoi” e “Rock On” con il loro mood tipicamente Nowbhm stile Truffle e Urchin. Buona anche la introspettiva “Vecchio Eroe” che conclude le danze con il suo sound quasi anni settanta. Insomma una grande band che purtroppo non ha raccolto i risultati che meritava. Da riscoprire assolutamente.
Black Cross - My Name/Damned In The City
Nv Records (1981) - Voto: 65
I genovesi Black Cross si fecero spazio nella scena Hard Rock ligure in maniera molto promettente dopo aver vinto il concorso musicale “Cantamusic Show” che gli valse la pubblicazione di questo singolo “My Name/Damned In The City” nel 1981 per la Nv Records. Le buone capacità della band vennero però rovinate da una direzione artistica troppo indecisa che li vedeva alle prese con un solido Hard & Heavy nella prima traccia per poi perdersi nella musica psichedelica anni settanta nella b-side. Forse per questo di loro si persero subito le tracce.
Black Holes - Ready For Me/Leave Behind Your Cares
Belgravia Records (1981) - Voto:70
I milanesi Black Holes, da non confondere con i più famosi Black Hole veronesi, erano autori di un Hard Rock progressivo con la presenza nel loro sound di tastiere tipicamente anni settanta. Il loro singolo “Ready For Me/Leave Behind Your Cares” aveva un potenziale artistico ma venne penalizzato dalla produzione scadente affidata alla piccola Belgravia Records. Questa band aveva anticipato l’HM classico partendo dalle origini anni hard rock settanta di scuola PFM e traghettando il suo sound verso il decennio successivo. “Ready For Me” lo dimostrava in pieno.
Black Out - Crisi/Numero Uno
Goldes Records 1981 - Voto: 80
I savonesi Black Out incrociarono i loro primi passi con i famosi Vanexa e dopo l’esperienza de Il Cerchio D’Oro giunsero alla pubblicazione di questo singolo in italiano “Crisi/Numero Uno” guadagnandosi un posto tra i prime-movers dell’ HM italiano. I due brani racchiudono un buon Hard Metal Rock vicino al sound dei Vanexa ma con qualche spunto melodico in più dal grande impatto live. Da riscoprire.
Bloody Skizz - Gods Breaker/Bloody Road To Death
Belgravia Records (1982) - Voto: 85
Giovani, milanesi, incazzati e potenti i Bloody Skizz per me furono una delle più graffianti HM band degli anni ottanta nel nostro paese. Il loro unico singolo “Gods Breaker/Bloody Road To Death” è un vero pugno in faccia con il suo sound tipicamente Heavy Metal in stile Breaker, Heretic e lontanamente Judas Priest. Due pezzi potenti e veloci sono strati ristampati nello split cd “Italian Metal Attack From The Past - Volume One” del 2009 su Steel Heart Memories. Esiste anche una ristampa pirata di questo singolo quindi non fatevelo scappare !
Detonazione - L’Ardito Utile/Lamiera
Tunnel Records (1984) - Voto: 65
I Detonazione di Udine fecero molto parlare di sé tentando di ampliare sensibilmente gli orizzonti artistici dell’Hard Rock italiano in voga negli anni ottanta. Autori del buon singolo L’Ardito Utile/Lamiera i nostri si mossero tra contaminazioni elettriche e qualche concessione jazz che dimostrava la loro padronanza musicale. Il singolo non venne compreso dal pubblico italiano relegando la band all’anonimato. Era doveroso un omaggio postumo a questi musicisti molto particolari ma incisivi.
Heaven Keys - Let's Go Easy/You Got Rock & Roll
Minotauro Records (1989) - Voto: 75
AoR di stampo americano per i pesaresi Heaven Keys una delle migliori promesse del panorama italiano degli anni ottanta. Questo singolo “Let's Go Easy/You Got Rock & Roll” mostrava la professionalità e il talento della band che si misurava con i dettami dei maestri del genere come Journey, Boston e Toto. Questa band fu una grande scoperta da parte della Minotauro Records ma purtroppo nulla venne pubblicato dopo questo singolo.
Latitudine 45 - Neve/La Città
Drums Redords (1982) - Voto: 60
I torinesi Latitudine 45 furono autori di un coraggioso Hard Rock progressivo fortemente influenzato dagli stilemi degli anni settanta. Il loro unico singolo “Neve/La Città” mostrava una band giovane alle prese con un’un identità artistica ancora non ben definita ma piena di talento e voglia di suonare. I Deep Purple furono certamente tra i loro mentori ma con le dovute distanze. Peccato per l’occasione persa e per la mancanza di mezzi che penalizzò la produzione di questo singolo.
Lakota Records (1989) - Voto: 70
I Loveless provenivano da Modena e il loro unico singolo “So Wild/Sex Addict” presentava due ottime tracce di Glam Rock fortemente debitrici a nomi storici come Poison e Warrant. In Italia questo tipo di sonorità non trovò mai grande seguito ma questo singolo nel suo piccolo poté vantare buoni responsi consegnando il nome dei Loveless alla leggenda. Sicuramente meritevoli di maggiore successo i Loveless si sciolsero con l’arrivo degli anni novanta.
Nevrotic Sisma - Danger!/Regina Bianca Regina Nera
Ns Records (1986) - Voto: 65
I cremonesi Nevrotic Sisma giocavano a fare il filo alle band inglesi più famose nel nostro paese, su tutti i Raven. Il risultato fu questo singolo molto promettente “Danger!/Regina Bianca Regina Nera” che mostrava una prima traccia davvero muscolare e cattiva, mentre la b-side sembrava più ragionata e personale. Anche in questo caso la sensazione è di un grande talento sprecato, ma è andata così.
Ns Records (1986) - Voto: 65
I cremonesi Nevrotic Sisma giocavano a fare il filo alle band inglesi più famose nel nostro paese, su tutti i Raven. Il risultato fu questo singolo molto promettente “Danger!/Regina Bianca Regina Nera” che mostrava una prima traccia davvero muscolare e cattiva, mentre la b-side sembrava più ragionata e personale. Anche in questo caso la sensazione è di un grande talento sprecato, ma è andata così.
New Age - New Age/Nessuno Ci Fermerà
Belgravia Records (1982) - Voto: 75
I New Age furono prima storica band di Domenico Prantera bassista dei Vanadium e rappresentarono un vero pilastro per lo sviluppo dell’HM italiano. Nati nel 1978 i New Age diedero alle stampe soltanto questo singolo “New Age/Nessuno Ci Fermerà” musicalmente in bilico tra Hard Rock e qualche spunto Heavy Metal. Le influenze principali della band andavano dai mostri sacri AcDC e Motorhead fino al passato progressivo degli anni settanta. Dopo il primo split a causa del servizio militare del singer Sergio Rampoldi i nostri ci riprovarono con una demo nel 1984 ma senza fortuna.
Razza Ventura - Ouroboros
Azteco Records (1988) - Voto: 70
I parmigiani Razza Ventura puntavano su un potente Hard Rock dai toni spiccioli e diretti. Il loro singolo “Ouroboros” li mostrava alle prese con chitarre nervose e ritmiche abbastanza serrate per quei tempi. Il loro suond ricordava i The Who ma senza risentire troppo delle contaminazioni punk del decenni precedente. A conti fatti anche i Razza Ventura avrebbero meritato maggiore attenzione e supporto.
Rhino Rockers - Rock N Roll
Vgc Records (1989) - Voto: 70
Originari di Catania questi Rhino Rockers erano dei cultori dello stile Rock grezzo che affondava le sue radici fino negli anni sessanta. La caratteristica del loro singolo “Rock N Roll” era un cantato veramente sporco e rabbioso che rimandava quasi allo stile vocale di Lemmy. Grande impatto e carica per questi siciliani ma purtroppo il loro singolo non riuscì mai a superare la soglia dell’underground, un vero peccato.
Rock Train Band - Buon Compleanno/Sulla Strada
Belgravia Records (1982) - Voto: 65
Proveniente da Chiavari la Rock Train Band nacque nel 1978 per poi trovare fortuna a Milano dove venne registrato questo singolo “Buon Compleanno/Sulla Strada” per la Belgravia Records. Due brani seminali per il contesto HM italiano dei primi anni ottanta. In bilico tra la Nwobhm dei Chariot e qualche soluzione più melodica che ricordava gli Snowblind, la Rock Train Band aveva un forte potenziale purtroppo rimasto inespresso. Nel 1994 li ritroviamo in pista ma con la stessa sfortuna che li aveva già colpiti in precedenza condannandoli all’anonimato.
Settore Out - Ragazzo Di Strada/Gente
Tramite Records (1988) - Voto: 65
I milanesi Settore Out avevano dalla loro una grande padronanza musicale e una profonda attitudine Hard Rock alle spalle. Il loro unico singolo “”Ragazzo Di Strada/Gente” fu una bella testimonianza delle loro capacità artistiche. La band si muoveva tra echi Nwobhm che rimandavano ai primi Saxon e qualcosa di più raffinato e vicino al progressive anni settanta. Un buon prodotto ma purtroppo poco considerato all’epoca forse per via della produzione amatoriale.
Smash Hits - Hell In A Nightmare/Go Down In The Streets
Celeste Records (1986) - Voto: 75
Originari di San Donà di Piave gli Smash Hits diedero alle stampe il singolo “Hell In A Nightmare/Go Down In The Streets” dopo la pubblicazione di due demo veramente ottime. La sensazione fu che la band veneta avrebbe meritato pienamente la pubblicazione di un full lenght ma così non avvenne. La loro musica si basava su un solido Heavy Metal dalle tinte melodiche e crescenti di stampo Nwobhm, sarebbe banale paragonarli ai primi Iron Maiden ma questa è la verità.
Tarkus Rock Band - Black Dream/What An Out Of Mind
Saar Records (1981) - Voto: 75
Vera pioniera della scena HM italiana la Tarkus Rock Band consegnò alle stampe un solo singolo intitolato “Black Dream/What An Out Of Mind” e rapidamente entrato nella leggenda della nostra musica. Lo stile della band era giocato su un potente Hard Rock di chiara matrice Nwobhm che a me ricordava da vicino lo stile dei Tygers Of Pan Tang. Senza mai ricevere i responsi che avrebbe meritato la Tarkus Rock Band scomparì nel nulla dopo qualche concerto nell’area milanese.
Ultima Legge - In Nome Di Questo Paese/Qualcuno Decide
Autorpodotto (1988) - Voto: 55
Rock politico con sfumature punk per i milanesi Ultima Legge, il gruppo faceva delle proprie convinzioni sociali la bandiera della sua musica. Il loro unico singolo autoprodotto “In Nome Di Questo Paese/Qualcuno Decide” sembra anticipare il sound alternativo di band che verranno come i torinesi Liena 77. Nulla di eclatante ma sicuramente una delle prime testimonianze in ambito Core del nostro paese.
Uraniah - Peccatore/Sinergia Del Male
Dig It Records (1987) - Voto: 75
Veramente validi i milanesi Uraniah autori di questo singolo “Peccatore/Sinergia Del Male” che li vedeva alle prese con un energico Heavy Metal cantato in italiano. La band fece subito parlare di sé in maniera molto positiva forse pure per la passata militanza di alcuni membri nei Bloody Skizz sembrava la volta buona per raggiungere il meritato traguardo del disco d’esordio ma inesorabilmente l’obbiettivo fallisce. Stiamo aspettando da anni la ristampa di questo singolo per la Heart Of Steel Records, speriamo bene.
Vortex - Her Night/Smile
Lucky Studio Records (198?) - Voto: 55
I Vortex arrivavano da Lecco e la loro proposta musicale si basava su una Hard Rock melodico di stampo radiofonico ingenuo ma ispirato. Il loro unico singolo “Her Night/Smile” li metteva in luce mentre si cimentavano con soluzioni AoR vicine ai Whitesnake. La produzione davvero artigianale e la non completa padronanza musicale finirono per sancire il destino dei Vortex. Nulla di fondamentale ma da ricordare !
Xenon - Steal My Mind/Song For A Dreamer
Umbert Records (1983) Voto: 70
Concludo con i progressivi Xenon di Villa Potenza autori di un Hard Rock progressivo che richiamava i Led Zeppelin ma soprattutto i migliori Rush. Il loro unico singolo “Steal My Mind/Song For A Dreamer” rappresentò un vero caso nella scena italiana degli anni ottanta per via della proposta atipica per il periodo. Purtroppo anche se veramente bravi gli Xenon non diedero seguito a questa produzione e nel 1985 si trasformarono negli Era che invece giunsero alla pubblicazione su Lp. Come si dice “dulcis in fundo”.


Prima di concludere questa disamina, credo sia doveroso nominare alcune band italiane che pubblicarono singoli e che spesso vengono accostate agli stilemi dell’ Hard Rock o dell’ Heavy Metal senza nessuna ragione, quindi da evitare senza sprecare denaro e tempo in inutili ricerche. Pessimo il singolo degli Out - Destroyed Xmas/Sensations registrato malissimo e suonato in maniera dilettantesca, un coacervo senza una direzione precisa, noioso e inutile. Il singolo dei Marylin 44 - Rock'n'Roll Rebel/Don't Lie presentava dei ragazzini quindicenni ancora senza la dovuta esperienza alle prese con un genere che non conoscevano bene, forse più interessati alla loro immagine che alla musica. Anche il singolo dei progressivi Dragon autori successivamente di un album omonimo non regalava particolari emozioni andando a toccare lidi vicini al pop radiofonico che non aveva nulla a cui spartire con la nostra musica. Non particolarmente ispirati nemmeno i singoli di debutto dei rockers Garcon Fatal - Fox on the Run/Tell Me e dei glamster Fun House - You Rules Not Mine/Screamin' Eyes, entrambe band che si distinsero però quando registrarono i loro dischi ufficiali risultando efficaci e professionali.In conclusione spero di aver liberato dalla polvere alcuni nomi ormai caduti quasi nell’oblio totale e di aver incuriosito chi tra voi si appresti per la prima volta alla storia dell’Heavy Metal Italiano degli anni ottanta. Il mio intento non era quello di risultare eccessivamente prolisso o accademico ma di trasmettere un poco di quella carica che respiravo in quegli anni ormai lontani e indimenticabili, grazie di cuore !
Un sentito ringraziamento a: Marco Gulino, Stefano Manzone, Walter Bastianel, Marco Melzi
Eugenio Giordano

















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